Incontro Opec Plus: arriva il compromesso
Dopo giorni di difficile trattative, si è recentemente concluso l’incontro tra il cartello Opec e la Russia con un importante accordo che sembra aver trovato l’approvazione di tutti i partecipanti. Tema della discussione oggetto del tradizionale vertice di fine anno i tagli sulla produzione del greggio, annosa questione che fa discutere già da qualche tempo sia i paesi membri dell’organizzazione internazionale che quelli ad essa esterni.
Come si diceva, l’incontro è stato indetto per trovare un accordo tra quei paesi come la Russia, il Kazakistan – paesi che non fanno parte dell’Opec, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio – e l’Iran – che al contrario è uno stato membro -, che vorrebbero poter tornare ad aumentare la produzione del greggio e quegli stati guidati dall’Arabia Saudita che invece ritengono sia più prudente continuare con la politica dei tagli portata avanti negli ultimi mesi, in modo da scongiurare una nuova svalutazione del prezzo dell’oro nero come avvenuto nella prima metà del 2020.
Per riuscire a mettere tutti d’accordo ci è voluta quasi una settimana di trattative, ma alla fine e seppur con qualche giorno di ritardo rispetto a quanto previsto una decisione è stata presa: l’aumento della produzione dovrà essere limitato a 500 mila barili al giorno per tutti i produttori. Inoltre, si è stabilito che la situazione dovrà essere costantemente tenuta sotto controllo attraverso dei report mensili sull’andamento del settore, così da poter valutare ulteriori provvedimenti sia in positivo che in negativo.
Si è cercato, quindi, di venir incontro ai disagi di chi proprio non era d’accordo con quanto stabilito in primavera durante un precedente incontro di Opec Plus, in cui ci si era accordati sul ridimensionamento della produzione prevedendo ben 2 milioni di tagli.
Grazie a questo compromesso, quindi, i paesi produttori le cui economie si trovano in sofferenza anche a causa delle ripercussioni della pandemia dovrebbero riuscire a risollevarsi. L’accordo è stato apprezzato anche dai mercati, come dimostra l’immediato rialzo dei prezzi del WTI a seguito dell’annuncio, mai tanto alto da marzo.
Cosa aspettarsi dal 2021
La strategia che è stata messa in atto da Opec Plus riequilibrerà dell’andamento del mercato del greggio, che gli esperti prevedono solo a fine anno. Questo intervento consentirà di non ripetere quanto successo nel 2020 con il crollo dei prezzi e della domanda in modo da evitare un nuovo surplus del mercato.
Riducendo sì l’entità dei tagli, ma non eliminando del tutto le limitazioni, sarà possibile evitare un nuovo surplus del mercato che avrebbe certamente messo un freno al rialzo del prezzo del carburante. Certo, è necessario considerare che l’accordo stretto in questi giorni non potrà durare per sempre e che il pericolo di una nuova crisi è molto reale.